Ancora guai per Francesco Totti, la vendetta della Blasi si consuma lentamente: messa in mora la scuola calcio.
Non smettono di essere i veri protagonisti del momento Francesco Totti e Ilary Blasi che dopo avere definitivo i termini della separazioni, non sembra proprio che abbiano messo un punto alle loro vicende personali.
Nelle ultime ore ad avere fatto notizia è stata la decisione di Silvia Blasi, la sorella maggiore della conduttrice che forse anche per un senso di vendetta verso il suo ex cognato, ha deciso di mettere in mora la scuola calcio di Francesco Totti.
Pare trattarsi a tutti gli effetti di una risposta concreta allo sfratto che l’ex Capitano della Roma ha fatto nei giorni scorsi nei confronti della famiglia della conduttrice romana per la Longarina, il centro sportivo gestito dai Blasi comprendente la Totti Soccer School: “L’Asd di Silvia si sarebbe rivolta al giudice, secondo quanto riporta La Repubblica, per un debito da 50mila euro. Lo scontro è senza esclusione di colpi” questo riporta il sito Msn. Ma non è finita qua.
Francesco Totti, la sorella Blasi risponde allo sfratto della Longarina
Insomma pare proprio essere una vendetta in grande stile quella che ha portato avanti Silvia Blasi, sorella maggiore di Ilary: la donna ha infatti messo in mora la scuola calcio di Francesco Totti, dopo che quest’ultimo aveva recapitato lo sfratto dalla Longarina alla sua famiglia.
E infatti se l’ex calciatore ha ottenuto dal giudice che la società Longarina gestita dalla sorella della conduttrice, Silvia Blasi, sarà sfrattata entro il 30 giugno dal centro sportivo, di contro la Asd ha chiesto a Totti la restituzione di 50mila euro per debiti non saldati.
Insomma pare proprio che le cose tra i due ex coniugi e le loro rispettive famiglie non smettano di complicarsi, dall’altra parte la causa giudiziaria sulla separazione va avanti: ci sta ancora in sospeso la questione legata ai Rolex: pare che la conduttrice non abbia nessuna intenzione di restituire gli orologi allo sportivo, che invece Totti rivuole indietro a tutti i costi. L’ultima parola ancora una volta spetta ai giudici.
