Il loro amore è nato sotto alle telecamere, così la fine della storia non è passata inosservata: la corteggiatrice ha dato la sua versione dei fatti
In queste ultime settimane è stata sotto ai riflettori la fine della storia tra Luca Salatino e Soraia Ceruti, coppia nata negli studi di Canale 5. Il primo a partecipare a Uomini&Donne di Maria De Filippi è stato il ragazzo che nella sua prima esperienza, quella da corteggiatore, non è stato scelto dall’allora tronista Roberta Ilaria Giusti. A seguire invece è stato lui il tronista del dating show ed ha scelto Soraia.
Da quando sono usciti dal programma hanno praticamente vissuto insieme ogni attimo, apparivano complici e super innamorati; non mancavano scatti social quotidiani e dediche romantiche. Luca è stato anche tra i protagonisti dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip e l’ormai ex ragazza si è presentata in tv per fargli una sorpresa, visto che Salatino all’interno della casa stava accusando molto la mancanza della compagna. Tuttavia, neanche il tempo che il reality finisse e la coppia ha annunciato di essersi lasciata.
Soraia: “Forse avremmo potuto dare un miglior esempio”
In seguito alla fine della storia tra Luca Salatino e Soraia Ceruti tante sono state le supposizioni sui motivi che hanno portato alla rottura; c’è chi ha ipotizzato semplici incomprensioni caratteriali e chi invece ha parlato perfino di tradimenti. Stavolta a chiarire la situazione è stata l’ex corteggiatrice, che in queste settimane ha ricevuto sui social numerose domande in merito al fidanzamento giunto al capolinea.
“Ho sentito parole brutte, sono stata incolpata di una serie di cose, ed è stato avvilente. Mi è dispiaciuto che Luca non mi abbia difeso quando sono stata attaccata online. Anzi, forse ha dato modo di pensare che chi mi attaccava avesse ragione. Forse avremmo potuto dare un miglior esempio: siamo tra i pochi che si sono sempre rispettati e detti la verità, ma poi è finita così“, ha detto nell’intervista del magazine di Uomini e Donne.
“Io ammetto di essere stata nervosa – aggiunge Soraia -, ma con la convivenza effettiva l’ho percepito diverso. Lo vedevo spesso assente, forse quei quattro mesi chiuso in una casa hanno fatto emergere delle debolezze. Io mi sono sentita molto sola in tanti contesti di vita vera. L’ho portato a Como, gli ho fatto conoscere i miei amici. Penso di avergli dato tutto quello che potevo dare a una persona che si trasferisce“.