Pupi Avati: “Giro film perchè non mi sono ancora arricchito”

Pupi Avanti pare proprio non avere nessuna intenzione di smettere di lavorare e il motivo ha davvero dell’incredibile.

Non ha certamente bisogno di presentazioni Pupi Avanti, regista italiano di grande successo che dopo tanti anni di carriera e di grandi produzioni, non pare avere nessuna intenzione di andare in pensione, anzi il suo interesse per il lavoro non diminuisce davvero mai.

Pupi Avati
Pupi Avati, foto Ansa Notizie.com

Sarà per questo che nella sua intervista per il Giornale.it confessa di volere continuare a lavorare anche per una questione legata al denaro: “E’ molto importante il rapporto di un autore con il denaro, specialmente per chi come me ha scelto di diventare produttore di sé stesso. Quando sono in fase di sceneggiatura e scrivo, ad esempio, “2000 cavalieri scendono dalla collina”, subito mi scatta la lucetta rossa dei costi e così riduco a “70 cavalieri”. Da produttore/regista sto sempre attento a rientrare nel mio budget perché nel cinema non c’è nulla di creativo che non sia transitato attraverso un condizionamento finanziario e attraverso una quantificazione dei costi”.

Ma entriamo nel vivo della sua intervista e scopriamo che cosa ha raccontato il grande regista italiano che è uno dei pochi ad avere ricoperto anche il doppio ruolo: regista e produttore.

Pupi Avati: “Il cinema ha con il denaro un rapporto complicato”

In generale il cinema ha col denaro un rapporto molto complicato. In cinquantasei anni di carriera posso dire di aver individuato una costante: i miei film a basso costo sono andati sempre meglio di quelli ad alto costo” ha rivelato nella sua intervista il grande regista che ancora oggi è a lavoro per l’uscita del suo nuovo film che certamente si confermerà essere un grande successo.

Pupi Avati, foto Ansa Notizie.com

Tanti anni di carriera e tantissimi dedicati alla realizzazione dei film, ma ancora oggi con il passare del tempo non ha dubbi nel confermare il fatto che forse il suo investimento più azzeccato è stato quello di girare e produrre il suo film del 1976 dal titolo La casa dalle finestre che ridono.

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