Intervistato da La Repubblica Luca Barbareschi ha puntato il dito contro le attrici che denunciano molestie: “Cercano solo pubblicità”.
Attore di successo, ma anche produttore e regista Luca Barbareschi è tra i personaggi del mondo dello spettacolo maggiormente soggetti a critiche. L’artista è stato intervistato da La Repubblica a cui ha raccontato alcuni aneddoti del suo passato, ma anche ha anche rivelato la sua opinione in merito al me too italiano. Nel suo ultimo film Barbareschi ha interpretato un personaggio controverso, lo psicologo canadese Jordan Peterson, che lui ha trovato estremamente stimolante.
Luca Barbareschi non si è mostrato mai accomodante con il sistema, ha sempre rivelato la sua posizione anche se è apparentemente non condivisibile. Anche per queste ragioni che ritiene Peterson una persona geniale: “E’ un genio che è stato attaccato ferocemente perché si rifiuta di dire che c’è un terzo sesso. Io trovo che abbia ragione: è un medico e non può prescindere dal fatto che i cromosomi sono quelli.”
L’attore ha poi aggiunto: “Io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche”. Barbareschi non tollera i finti moralismi, una società che cela dietro delle idee eccessivamente istituzionali. In particolare punta il dito contro gli Stati Uniti e rivela che quando si confronta con i figli, che sono cresciuti nelle scuole americane, riceve risposte perbeniste e prive di senso dell’umorismo: “I miei figli cresciuti nelle università americane non hanno più senso dell’umorismo. Se dico ‘guarda che mignottone’ rispondono ‘no, papà, è una ragazza che soffre’. Mi contesta soprattutto quella di 12 anni, che è andata alle scuole francesi, politicamente corretta. Io mi incazzo ma manteniamo il senso dell’umorismo”.
Luca Barbareschi: “Sono stato un bambino che ha subito molestie”
L’attore ha poi puntato il dito contro l’attrici che denunciano molestie a suo avviso non sempre vere. Ha criticato anche le inchieste fatte dal quotidiano; “Sul vostro giornale c’è stata una serie a puntate di molestate finte, alcune di queste attrici le ho avute a teatro. A me viene da ridere, perché alcune di queste non sono state molestate, o sono state approcciate malamente ma in maniera blanda, non cose brutte.” Ha poi concluso: “Alcune di queste andrebbero denunciate per come si sono presentate: sedendo a gambe larghe.”
La posizione di Barbareschi è chiara e senza filtri: “L’attrice che si fa pubblicità, la cosa va avanti per dieci puntate, poi finisce ma non si risolve il problema. Io sono stato un bambino che ha subito molestie. Mi hanno abusato dagli otto agli undici anni i preti gesuiti a Milano: mi chiudevano in una stanza, uno mi teneva fermo e l’altro mi violentava.”
