Liceali in fuga dalla scuola: colpa dello stress

Sempre di più sono i liceali in fuga dalla scuola ad anno in corso: il motivo sembra essere legato allo stress emotivo.

Pare proprio che la fuga dei liceali dalla scuola ad anno già iniziato e in corso sia legato anche alla troppa ansia, allo stress emotivo e alla grande difficoltò nel riuscire a socializzare. In parte questo allarme era scattato a Milano, quando più di 50 alunni erano scappati dal liceo classico Berchet.

Studenti
Studenti, Notizie.com

Sono stati proprio loro ha raccontare come gli abbandoni fossero legati ad un concetto di scuola molto diverso da quello che si erano immaginato e anche per il rapporto con gli insegnanti a cui continuano a chiedere più attenzione e sensibilità.

“Stiamo cercando di supportare i ragazzi in difficoltà e questo sta accadendo in tutte le scuole italiane” ha spiegato Mario Rusconi, presidente dell’Assopresidi del Lazio che ha poi aggiunto: “Dopo i mesi della pandemia, per molti adolescenti il problema è stato quello di riprendere una socialità continuativa. Ecco perché abbiamo aumentato gli incontri con gli psicologi, i corsi e gli incentivi didattici. Tuttavia spesso sono i genitori a cedere quasi subito alla richiesta di quella che a noi sembra, a tutti gli effetti, una fuga. Ogni richiesta viene valutata e studiata ma è chiaro che se c’è insistenza e determinazione da parte della famiglia, i presidi vanno incontro alle richieste”.

Studenti in fuga dalla scuola: i numeri allarmano

Si tratta di un dato in continua crescita, i numeri che infatti riguardano gli studenti in fuga sono sempre di più e riguardano vari istituti sparsi per tutti l’Italia, oltre a Milano, ad avere registrato questo dato anche: i liceali delle scuole di Bologna – Minghetti, Copernico e Sabin che hanno occupato proprio in queste settimane le aule manifestando il profondo disagio nei confronti del sistema scolastico carente. Oppure in Liguria dove 2.400 studenti delle superiori che hanno cambiato istituto e cosi via.

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Stessa discorso anche per la Capitale e per la precisione per il liceo scientifico Isacco Newton, dove 25 gli studenti hanno chiesto il trasferimento. “Il problema in alcuni casi è quello di riuscire a soddisfare le richieste di entrata” ci ha tenuto a precisare la preside Katia Tedeschi e ancora: “L’obiettivo per il prossimo triennio è proprio quello di limitare i trasferimenti. I ragazzi stanno manifestando un forte disagio e stiamo cercando di rispondere alle loro esigenze”.

Ad ogni modo si tratta di qualcosa mai successo prima e sicuramente non in questa misura, un vero e proprio allarme che sembra solo aumentare con il passare del tempo, cosi come sottolineano le parole del presidente di Assopresidi Rusconi: “Abbiamo notato una prima impennata già dopo il primo trimestre. Molto dipende dal post pandemia alla difficoltà di riadattarsi in un contesto sociale con delle regole stabilite e definite. Eppure quello che a più riprese abbiamo chiesto, e stiamo chiedendo, alle famiglie è di essere più collaborativi con le scuole. Ai ragazzi dobbiamo dare gli strumenti per superare gli ostacoli, difficoltà e problemi”.

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