Il programma che vede come protagonisti i comici è finito del vortice della polemica: “Mi dà fastidio ricevere questa somma esorbitante”
Lol-chi ride è fuori, è un format sbarcato in Italia da qualche anno; consiste nel vedere all’opera dieci comici tra i più apprezzati dal pubblico che si sfidano per sei ore consecutive, nel tentativo di rimanere completamente impassibili mentre ognuno cerca di far ridere gli avversari. I concorrenti hanno a disposizione un solo errore, alla prima risata vengono infatti ammoniti ed alla seconda invece eliminati. I telespettatori assistono così a simpatici siparietti, anche improvvisati, che rendono lo show tra i più divertenti in circolazione.
LOL – Chi ride è fuori è sicuramente tra i programmi più seguiti di Amazon Prime Video. Non soltanto in Italia infatti è giunto alla terza edizione; anche in Francia sono arrivati alla terza stagione ed è qui che il cast ha visto un’assenza importante, quella della comica Blanche Gardin, che su Facebook ha scritto una lunga lettera per comunicare di aver rinunciato ai 200 mila euro che le erano stati offerti per partecipare.
“Caro, carissimo Signor Bezos, mi rincresce dover rifiutare il vostro invito a partecipare alla prossima stagione del gioco “Lol – Chi ride è fuori” diffuso sulla vostra piattaforma Amazon – si legge nel post social di Blanche Gardin – . Capisco che si gira tutto in una sola giornata di riprese. Solamente che, proprio quel giorno, ho il dentista. E, come terza persona più ricca del mondo, lo saprà, bisogna avere i denti molto lunghi (espressione di gergo che significa “essere molto ambiziosi”, ndr) per avere successo in questo mondo. Mi sentirei in imbarazzo ad essere pagata 200.000 euro per una giornata di lavoro anche se dovessi perdere al vostro gioco, quando l’associazione benefica scelta da me guadagnerebbe 50.000 euro, vale a dire 4 volte di meno, e soltanto se vincessi”.
“Sì, mi dà fastidio ricevere per 8 ore di lavoro, questa somma esorbitante da un’azienda che:non paga le sue tasse in Francia e beneficia anche di un miliardo di euro di crediti d’imposta, quando fattura 50 miliardi di euro di affari; emette 55,8 milioni di tonnellate di gas serra all’anno (l’equivalente delle emissioni dell’intero Portogallo) solamente con i suoi data center, per non parlare delle migliaia di camion, di aerei; utilizza la manodopera dei campi di lavoro forzato; distrugge le imprese del piccolo commercio e tutta la vita sociale a esse collegata; i posti di lavoro che crea distruggendo le altre imprese sono lavori estenuanti in magazzini disumanizzati, dove i dipendenti vengono trattati come dei robot che vengono strizzati esercitando una pressione folle su di loro con ritmi infernali e impedendo loro di iscriversi al sindacato”, prosegue lo sfogo di Gardin.
“Sì, mi dà fastidio – chiosa Blanche -. D’altra parte, tanto come attrice quanto come sceneggiatrice di film, accarezzo il sogno un po’ folle che i miei futuri progetti possano uscire in una sala cinematografica. Sono ben cosciente che il livello di dissonanza cognitiva è molto elevato nella nostra epoca, ma converrete che pubblicizzare la vostra piattaforma (perché è di questo che si tratta, credo) equivarrebbe a darmi una zappa sui piedi. Non voglio che da qui a dieci anni nessuno vada più al cinema e che tutti guardino le serie tv dal divano, mentre ci facciamo portare degli hamburger da immigrati clandestini che pedalano sotto la pioggia”.
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